Carlo III diventa Re del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord e degli altri reami del Commonwealt. Lo ha proclamato in diretta TV il Consiglio di Accessione, istituzione chiamata a certificare nel Regno Unito la successione fra un monarca e un altro. Intanto il mondo si prepara a commemorare la Regina Elisabetta
di Ennio Bassi
Ieri il discorso alla nazione oggi la proclamazione. Come per ogni nuovo sovrano, anche per Carlo si profilano giorni intensi, fondamentali per dare da subito una impronta positiva al suo regno. E il nuovo Re dalla Gran Bretagna ha fatto bene il suo dovere. Il discorso alla nazione, la sua prima uscita pubblica da Re, ha raccolto consensi unanimi sia sul fronte della qualità dei contenuti sia per empatia. Carlo III ha fatto il suo, senza troppa emozione ma anche senza mostrare eccessivo distacco. Ha dedicato lunghissima parte del suo intervento alla madre, ma anche al resto della famiglia e ha promesso continuità. Farà come Elisabetta, restgerà al potere fino all’ultimo giorno.
«Sono qui con sentimenti di profonda tristezza e dolore – ha esordito – la regina Elisabetta, mia amata madre, ci è stata di esempio. Le dobbiamo moltissimo. La sua è stata una vita ben vissuta. Mia madre promise nel 1947, quando era erede al trono, di servire il suo popolo con devozione per tutta la vita e io rinnovo oggi la promessa, per il tempo che mi sarà dato di vivere, di servirlo con lealtà, amore e rispetto. Ora naturalmente la mia vita cambierà. Ma conto sul sostegno di Camilla, da diciassette anni mia adorata moglie, so che sarà all’altezza del suo ruolo di regina consorte».
Parole che mettono in chiaro la posizione della moglie Camilla, ma anche l’attaccamento della moglie alle istituzioni e quei 17 anni di vita insieme che in qualche modo sono apparsi ancora come un modo per segnare la distanza da Diana, l’eterno fantasma dei Windsor. Poi un pensiero ai figli «So che mio figlio William – dice Re Carlo – che oggi diventa principe di Galles assumendo i miei titoli, e sua moglie Catherine, continueranno a essere una fonte di ispirazione. E voglio esprimere il mio amore per Harry e Meghan, mentre continuano a costruire le loro vite oltre oceano”.
Ma moltissimo del suo intervento è stato naturalmente dedicato alla madre, la compianta, irripetibile Regina Elisabetta II: «Alla mia cara mamma, nel momento in cui raggiunge il mio papà, dico solo questo: grazie, grazie per l’affetto e la devozione alla nostra famiglia e alla famiglia di nazioni che ha rappresentato diligentemente per tutti questi anni». Chiude il suo discorso con una citazione che non poteva non essere tratta dall’Amleto di Shakespeare: «Possano voli d’angelo guidarti, cantando, al tuo riposo».
Oggi è invece la giornata della proclamazione. Alle 10 inglesi, al St James Palace, il più antico dei palazzi reali nella capitale inglese, Carlo è stato ufficialmente proclamato Re. Una proclamazione che come prevede il protocollo avviene a meno di 48 ore dopo la morte di sua madre la regina Elisabetta II. St. James Palace per tre secoli, fino al regno della Regina Vittoria, fu la residenza dei reali di Inghilterra. Le bandiere, a mezz’asta in segno di lutto, hanno sventolano a tutta asta ma ma poi verranno riabbassate per continuare i 10 giorni di lutto nazionale. Carlo è stato proclamato, per la prima volta in diretta televisiva, Re del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord e degli altri reami del Commonwealth dal Consiglio di Accessione, istituzione chiamata a certificare nel Regno Unito la successione fra un monarca e un altro, e che si riunisce solo in questa occasione.
Intanto procedono i preparativi per i funerali previsti tra nove giorni. E’ una macchina naturalmente rodata ma allo stesso tempo complessa che occupa larghe fette dell’apparato pubblico britannico. Sono previste manifestazioni commemorative in tutto il paese, e questo già di per se rappresenta un grande impegno, in più occorre gestire l’arrivo di decine di capi di stato. Il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, tanto per dare un esempio ha annunciato che parteciperà ai funerali di Elisabetta, annullando tutti i suoi impegni precedenti. A quando riferiscono ambienti del ministero degli interni inglese, questo sarà uno dei funerali più partecipati in assoluto non solo della storia britannica ma di tutto il mondo.
Per dare un esempio della grandissima partecipazione anche tra i capi di stato e le teste coronate, che di fatto saranno al completo, riferiamo di una indiscrezione arrivata dal Giappone dove l’Imperatore Naruhito pare abbia deciso di partecipare alle esequie anche se la ma consorte Masako, non in buone condizioni di salute, dovesse decidere di non partecipare. Anche sul fronte europeo è prevista la presenza delle massime autorità nazionali con in testa la Presidente della Commissione europea, Ursula von Der Lyen, il nostro presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il Presidente della Francia, Emmanuel Macron. Vladimir Putin invece non andrà.
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