Dopo l’incontro tra Crosetto e Lecornu il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dimitri Medvedev si è scagliato contro il ministro della Difesa italiano accusandolo di essere uno sciocco. Immediata la risposta di Crosetto. La Difesa italiana ha, inoltre, dovuto smentire alcune indiscrezioni circolate sui media francesi inerenti un presunto nuovo accordo su forniture militari
di Emilia Morelli
Le dichiarazioni del ministro della Difesa, Guido Crosetto, rilasciate dopo il colloquio con il suo omologo francese, Sèbastien Lecornu, non sono passate inosservate alla Russia. A scagliarsi contro Crosetto è stato il vicepresidente del Consiglio di sicurezza di Mosca, Dimitri Medvedev che ha dichiarato: “Non ci sono molti sciocchi nelle strutture di potere europee”, ma “il ministro della Difesa italiano ha definito la fornitura di veicoli blindati e di altre armi all’Ucraina un modo per evitare la Terza Guerra Mondiale. Un raro eccentrico”.
Crosetto, infatti, ha esplicitamente affermato che l’unico modo per evitare la Terza guerra mondiale era evitare che i carri armati russi arrivino in Ucraina. “Se dovesse scoppiare una terza guerra mondiale, non salveranno i carri armati e nemmeno i jet da combattimento. Sicuramente tutto sarà in macerie”, ha replicato Medvedev che ha aggiunto, “ma cosa aspettarsi da un imprenditore con un’istruzione superiore incompleta”.
Immediata la replica del ministro della Difesa. “Se è ‘sciocco’ aiutare una nazione aggredita a difendere la sua esistenza, lo sono. Lo avrei fatto anche a parti invertite. Medvedev pensi a metter fine alla guerra”, ha scritto in un tweet Crosetto in cui continua, “se i russi non cercassero una vittoria totale, ma solo la fine delle ostilità e il ripristino della legalità internazionale, che sono l’unico obiettivo del Governo italiano e della mia azione di ministro, basterebbe che mettessero fine alle ostilità e si sedessero al tavolo della pace. Solo in questo modo, e immediatamente, cesserebbe tutto. Sia la guerra sia gli aiuti militari dell’Italia e degli altri Paesi che stanno soltanto aiutando uno Stato aggredito a difendersi da uno Stato aggressore”.
Sempre a proposito della guerra in Ucraina la Difesa italiana n una nota ha dovuto smentire anche alcune indiscrezioni circolare sui media francesi. “Si tratta di notizie prive di fondamento e che, nel corso dell’incontro tra il ministro della Difesa Italiano e il suo omologo francese, non è stato firmato, discusso e nemmeno accennato ad alcun contratto in materia di forniture militari”, si legge in una nota divulgata dal ministero di via XX settembre. Il riferimento è all’acquisto congiunto di 700 missili Aster-30 per il sistema di difesa aerea Samp-T, da destinare all’Ucraina, riportato dal quotidiano francese l’Opinion. “I media francesi hanno riportato capziosamente e in maniera fuorviante la notizia di una commessa approvata con decreto, nel 2021, da un altro Governo, dopo tutti i passaggi parlamentari necessari. Il contratto finale è stato firmato a fine dicembre 2022 dal Direttore dell’Occar (Organizzazione congiunta per la cooperazione in materia di armamenti)”, ha aggiunto la Difesa.
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