Un attacco con i droni ha causato l’esplosione di una fabbrica di munizioni a Isfahan. Secondo il Wall Street Jurnal l’attacco è opera di Israele e alcuni dirigenti Usa ne sarebbero stati a conoscenza
di Corinna Pindaro
In Iran un attacco con dei droni ha causato un’esplosione in una fabbrica di munizioni a Isfahan, nel centro dell’Iran. La notizia si apprende attraverso un comunicato divulgato dalla Difesa iraniana, ripreso dall’agenzia Irna, in cui si specifica che l’attacco “non ha avuto successo” in quanto uno dei droni è stato abbattuto dalla contraerea e altri due esplosi grazie a “trappole” predisposte a difesa dell’impianto. Il Wall Street Jurnal ha riportato l’indiscrezione secondo cui l’attacco sarebbe opera di Israele spingendosi a sostenere che alcuni dirigenti statunitensi fossero a conoscenza dell’operazione. Secondo la tesi del quotidiano statunitense l’attacco farebbe parte della strategia di Usa e Israele per contenere le ambizioni nucleari di Teheran.
Ad ogni modo, nel comunicato divulgato dalla Difesa iraniana si rinviene una descrizione generica del luogo preso di mira. Si tratterebbe di un laboratorio a Isfahan, a circa 350 chilometri (215 miglia) a sud di Teheran, ospita sia una grande base aerea costruita per la sua flotta di caccia F-14 di fabbricazione americana sia il suo Centro di ricerca e produzione di combustibile nucleare. Il comunicato prosegue affermando che vi sono stati “danni minori” al tetto della fabbrica e che nessuno è rimasto ferito. Intanto sui media iraniani è circolato un video dell’esplosione in cui si sente un forte boato.
Contemporaneamente all’attacco con i droni una raffineria di petrolio è andata a fuoco nella città settentrionale di Tabriz, ma non vi sono per ora indicazioni di un collegamento fra i due fatti.
Il momento storico in cui è avvenuto l’attacco con i droni va ad aggravare la già tesa situazione in Iran, dove sono in corso da mesi proteste popolari contro il regime. Nel frattempo i negoziati sul rinnovo dell’accordo sul nucleare sono ad un punto morto e Teheran viene accusata di fornire alla Russia droni usati negli attacchi in Ucraina.
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