Meloni è arrivata in Ucraina, dopo aver visitato alcuni dei luoghi divenuti tristemente simbolo del massacro che da quasi un anno si consuma nel Paese ha incontrato il presidente ucraino Zelensky e ha ribadito il pieno sostegno dell’Italia a Kiev
di Carlo Longo
“Abbiamo parlato molto del tema della ricostruzione, non solo al termine della guerra. La ricostruzione è già adesso. Ricostruire ora un palazzo distrutto è un segno di speranza, vuol dire scommettere sull’Ucraina. L’Italia lavora all’organizzazione di una conferenza sulla ricostruzione da tenersi in aprile”, queste le parole di Giorgia Meloni in occasione della conferenza congiunta con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. La premier è arrivata in Ucraina per dimostrare con i fatti il pieno sostegno italiano a Kiev, ha visitato Irpin e Bucha, luoghi devastati dalla guerra e tristemente noti per aver i massacri che vi si sono consumati.
“È stata sottovalutata l’eroica azione di un popolo per difendere la propria libertà, la propria sovranità. Mi ha ricordato la nascita dello Stato italiano. Qualcuno riteneva che sarebbe stato facile piegare l’Ucraina perchè l’Ucraina non era una nazione, ma con la capacità che avete avuto di battervi avete dimostrato di essere una straordinaria nazione”, ha affermato Giorgia Meloni che ha aggiunto, “l’Ucraina al cospetto del mondo ha già vinto la battaglia per rivendicare la propria identità”.
La presidente del Consiglio ha poi assicurato: “l’Italia non intende tentennare e non lo farà”. “È passato quasi un anno dal giorno che ha riportato le lancette della storia indietro di qualche decennio, l’invasione sarebbe dovuta durare qualche giorno ma non è andata così perché è stata sottovalutata l’eroica reazione di una nazione disposta a tutto per difendere la sua libertà, identità e sovranità”, ha sottolineato Meloni.
“L’Italia darà ogni possibile assistenza perché si creino le condizioni di un negoziato, ma fino ad allora darà ogni genere di supporto militare, finanziario, civile. Chi sostiene anche militarmente l’Ucraina è chi lavora per la pace”, ha infine ribadito la premier pur specificando che ” al momento non c’è sul tavolo l’invio di aerei, è una decisione da prendere con i partner internazionali. Ci siamo concentrati su sistemi di difesa antiaerea, Samp-T, Spada, Skyguard. La priorità è difendere infrastrutture e cittadini”.
I cronisti le hanno, inoltre, posto una domanda su Berlusconi e le sue colorite esternazioni sul presidente ucraino Zelensky. Meloni non si è scomposta e si è limitata ad evidenziare che la maggioranza di governo si è espressa chiaramente a sostegno dell’Ucraina. “Per me valgono i fatti e qualsiasi cosa il Parlamento è stato chiamato a votare a sostegno dell’Ucraina i partiti che fanno parte della maggioranza l’hanno votata. Al di là di alcune dichiarazioni, nei fatti la maggioranza è sempre stata compatta. C’è un programma chiaramente schierato a sostegno dell’Ucraina, è sempre stato rispettato da tutti e confido che sarà ancora così. A questa maggioranza piace rispettare gli impegni presi”, ha detto in proposito la premier.
Sulle dichiarazioni di Berlusconi è stato chiamato a rispondere anche il presidente ucraino che ha commentato: “Diversi leader hanno diritto di pensiero, il vero problema è l’approccio della società italiana che a quel leader hanno dato un mandato. Io credo che la casa di Berlusconi non sia mai stata bombardata dai missili, mai siano arrivati con i carri armati nel giardino di casa sua, nessuno ha ammazzato i suoi parenti, non ha mai dovuto fare la valigia alle 3 di notte per scappare o la moglie dovuto cercare da mangiare e tutto questo grazie all’amore fraterno della Russia. Io auguro pace a tutte le famiglie italiane, anche a chi non sostiene l’Ucraina, ma la nostra è una grande tragedia che va capita. Voglio che vengano qui a vedere con i propri occhi, vedano la scia di sangue che hanno lasciato”.
Il portavoce del ministro degli Esteri ucraino, Oleg Nikolenko ha espresso gratitudine per la visita di Meloni a Kiev e per il rinnovato impegno nel sostegno all’Ucraina. “Contiamo sull’ulteriore pieno sostegno da parte dell’Italia nel vincere la pace per l’Ucraina, ristabilire la sua sovranità e integrità territoriale e portare la Russia a rispondere dei suoi crimini. Guardiamo inoltre al ruolo costante di Roma nel rafforzamento delle capacità di difesa dell’Ucraina per proteggere il nostro popolo dalla brutale guerra della Russia”, ha affermato Nikolenko che ha continuato, “L’Ucraina accoglierebbe con favore il sostegno attivo di Roma per l’attuazione della formula di pace del presidente Zelensky e il progresso dell’integrazione dell’Ucraina nell’Unione europea e nella Nato”.
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