L’app non è ancora disponibile in Europa perchè il Garante europeo non ha riceuto sufficienti rassicurazioni su come Threads filtri le informazioni da Instagram, app sulla quale si basa
di Emilia Morelli
Meta ha apertamente deciso di sfidare Twitter e lo ha fatto con il lancio di una nuova piattaforma in tutto e per tutto molto simile: Threads che in inglese vuol dire discussioni. “Ci vuole una app per la conversazione pubblica con più di un miliardo di persone. Twitter ha avuto la possibilità di farlo ma non ci è riuscito. Noi speriamo di si”, ha affermato Mark Zuckerberg, ceo di Meta, ricevendo immediatamente migliaia di like.
A sole poche ore dal lancio Threads ha già raggiunto i 30 milioni di utenti. Per il momento, comunque, l’app non è disponibile in Europa. Il garante europeo non ha ancora ricevuto sufficienti rassicurazioni sulle concrete modalità con cui Threads filtri le informazioni da Instagram, app sulla quale si appoggia, il che potrebbe porre un problema di data crossing in conflitto con le normative europee. Instagram è, infatti, la colonna portante della nuova app in quanto non solo consente gli utenti di passare nell’app ma anche di seguire e farsi seguire dallo stesso bacino di utenti.
In Europa, comunque, i curiosi hanno già trovato il modo di aggirare al divieto con un semplice trucco. Basta, infatti, inserire dei dati di fatturazione in un Paese extra Ue senza dover pagare nulla. Il primo accesso occorre farlo tramite Instagram e sin da subito Meta ricorda come funziona: “Threads fa parte di Instagram e useremo le tue informazioni per personalizzare le esperienze”. Ed è proprio questo il punto su cui il garante irlandese richiede chiarimenti. Basti pensare che in primavera proprio il DPC irlandese aveva impedito a Meta di lanciare servizi pubblicitari su WhatsApp che utilizzavano i dati di Facebook e Instagram.
Il piano di Zukerberg, ad ogni modo, nel lungo periodo ha ulteriori prospettive: “le versioni future di Threads supporteranno il ‘fediverso’, un nuovo tipo di social media che consente alle persone di seguirsi a vicenda e interagire tra di loro su diverse piattaforme, come Mastodon”, ha spiegato Meta.
Per quanto riguarda il concreto funzionamento dell’app in sostanza Threads è molto simile a Twitter. Molto testo e lancio e rilancio di post. La linea è piuttosto essenziale. Ogni post può essere pubblicato con o senza foto e non c’è un limite di battute perché la piattaforma dividerà poi il post in varie sezioni, come se fosse appunto una discussione.
Threads arriva in un momento in cui Musk è in difficoltà, dopo aver posto un limite di 600 tweet da leggere a chi non è abbonato, una decisione che ha scatenato le proteste di milioni di utenti, già irritati dai continui blackout registrati dal social.
A fronte del lancio della nuova piattaforma il commento di Elon Musk, comunque, non è tardato ad arrivare. “E’ mille volte meglio essere attaccati da persone sconosciute su Twitter che indugiare in una felicità falsa su piattaforme come Instagram che nascondono il dolore”, ha scritto su Twitter il multimiliardario sudafricano.
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