Nel frattempo i direttori del Tesoro hanno autorizzato la terza tranche del Pnrr, attesa inoltre la decisione del Consiglio europeo sulle modifiche proposte dal governo alla quarta tranche
di Carlo Longo
La questione della ratifica del Mes da parte dell’Italia sarà oggetto di dibattito nella prossima riunione dell’Eurogruppo, il 15 settembre a Santiago. Sulla ratifica del Mes “siamo molto consapevoli della sensibilità del tema in Italia e ovviamente rispettiamo pienamente il processo parlamentare, ma auspichiamo una conclusione positiva del processo quanto prima” ha detto un alto funzionario dell’Eurogruppo sottolineando che in occasione dell’incontro ci sarà un “aggiornamento sullo stato di avanzamento della ratifica”, “dei progressi in Italia dove è in corso un processo parlamentare, il che in quanto tale è incoraggiante. Ci aspettiamo che il ministro delle Finanze ci dia un breve aggiornamento su cosa sta succedendo in Italia e cosa aspettarci nei prossimi mesi”.
Nel frattempo i direttori generali del Tesoro hanno autorizzato la terza trance del Pnrr di 18,5 miliardi. Secondo l’iter ormai consolidato l’erogazione delle risorse dovrebbe arrivare i primi di ottobre. Al contempo, il 14 settembre il Consiglio europeo si riunirà per decidere se accettare o meno le modifiche presentate da Roma sulla quarta rata. Si tratta di fatto dell’ultimo step: lo scorso 28 luglio la Commissione europea ha approvato la valutazione positiva preliminare concernente il conseguimento degli obiettivi della terza rata e ha approvato le proposte di modifiche relative alla IV rata. Ora, la procedura prevedeva lunedì 11 settembre, la riunione del Comitato economico e finanziario (CEF) e il 14 settembre il Consiglio Ue si pronuncerà definitivamente sulle modifiche relative alla quarta rata. Nell’ipotesi in cui le richieste di modifica siano accettate dal giorno successivo l’Italia potrà inoltrare la richiesta di pagamento e far partire l’assessment.
Si tenga presente che complessivamente terza e quarta rata valgono 35 miliardi. A questo punto, ha spiegato nei giorni scorsi il ministro dei rapporti con il parlamento Luca Ciriani, “sarà possibile presentare già a partire dal 20 settembre la richiesta di pagamento della IV rata di 16,5 miliardi di euro, consentendone la sua erogazione entro la fine del 2023”.