Nel corso dell’Assemblea di Fdi si sono affrontati i temi che vedono il partito al centro di diverse polemiche: la nomina della sorella della premier, Arianna Meloni, a segretaria politica e il doppio incarico rivestito da La Russa che è presidente del partito e presidente del Senato
di Emilia Morelli
La prima assemblea di Fratelli d’Italia dopo il trionfo elettorale vede il partito alle prese con diverse polemiche. Arianna Meloni, la sorella della premier, è stata investita del ruolo di segretaria politica del partito mentre uno tra i fedelissimi della leader, Ignazio La Russa, si ritrova a rivestire il doppio ruolo di presidente del partito e presidente del Senato.
L’assemblea si è aperta con l’intervento di Ignazio La Russa che ha deciso di rinunciare a presiedere l’assemblea di Fdi: “Il mio partito mi ha chiesto di presiedere e io conservo la carica di presidente, ma lascerò ai vice il compito”, ha detto La Russa che non ha mancato poi di parlare dell’attenzione riservata alla sua posizione nel partito, definendola esagerata. “Ricordo che Grasso, presidente del Senato, formò un partito. Ricordo gli esempi di Fini, Casini. Fanfani faceva le riunioni di corrente. Occorre eliminare questa morbosa attenzione”, ha aggiunto.
Per quanto riguarda, invece, il ruolo di Arianna Meloni si sono espressi in favore della decisione della presidente del Consiglio diversi tra i militanti di Fdi. “Due sorelle alla guida del partito? Abbiamo moglie e marito in altri partiti e li abbiamo difesi. La sinistra non sa cosa è la militanza”, ha affermato la deputata Augusta Montaruli. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani ha poi sottolineato che la decisione della leader di affidare il ruolo di segretaria alla sorella non indica alcun “commissariamento del partito. Giorgia Meloni decide perché è la migliore di tutti noi. Se siamo arrivati qui è grazie a lei, tutti dovrebbero ricordarselo. Il partito sarà unito, molto più che unito. Chi – ribadisce – potrebbe mettere in discussione la leadership di Giorgia Meloni?”. A dirimere ogni dubbio intorno ad eventuali polemiche su correnti di opposizione interne al partito è intervenuto il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli: “Non esiste alcuna opposizione interna, tanto meno un’opposizione che faccia riferimento a me, che questo partito l’ho fondato”.
Infine è salita sul palco Giorgia Meloni e ha affrontato l’argomento che riguarda la nomina della sorella senza giri di parole. “Si è parlato di Arianna Meloni, militante da quando aveva 17 anni, sempre penalizzata dal fatto di essere mia sorella. Hanno volutamente e strumentalmente confuso un ruolo organizzativo come quello di segreteria politica con quello di segretario di Fratelli d’Italia. Solo che da noi il segretario è una figura che non esiste”.
A quanti hanno cercato di mettere in cattiva luce i componenti di Fdi Meloni ha risposto: “Ogni singolo dirigente è stato passato in rassegna, spesso perfino i semplici simpatizzanti, alla ricerca del niente. Il fango gratuito perfino sui familiari, con inchieste durate mesi su amici e parenti, la mia storia personale è stata passata in radiografia praticamente dal giorno in cui sono nata. Alla fine, è stato un boomerang”. E ha sottolineato: “Ma non sarà che tutto questo nervosismo sugli incarichi tradisca il nervosismo per un mondo impermeabile alle lusinghe e agli interessi dei lobbisti che per anni hanno condotto le danze nelle istituzioni della Repubblica? Beh, è un’altra cosa della quale vado molto fiera, è il vantaggio di non essere ricattabili, poter rimanere onesti”.
Infine, la premier ha sferrato un attacco all’opposizione: “Mi fa abbastanza arrabbiare vederli esultare a ogni minima difficoltà dell’Italia. Nell’ultimo trimestre il nostro Pil ha avuto una leggera contrazione e loro hanno esultato come per un gol alla finale dei Mondiali. Gente che tifa contro l’Italia, che stappa le bottiglie esultando dai balconi se c’è una flessione del Pil. Eppure, i dati macroeconomici ci danno ragione. Siamo in una congiuntura economica difficile, ma abbiamo raggiunto alcuni record, di occupati e di contratti stabili. E le stime del Pil italiano, con tutta la revisione, sono al di sopra della media europea”.
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