Meloni nel corso dell’incontro ha delineato le principali strategie governative a sostegno dell’agricoltura, toccando temi cruciali come l’esenzione Irpef e la controversa transizione verde
di Mario Tosetti
Durante una recente riunione con rappresentanti agricoli a Palazzo Chigi, la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, insieme al Ministro Lollobrigida, ha rassicurato gli agricoltori e delineato le azioni chiave che il governo prevede di intraprendere in favore del settore agricolo nazionale.
La premier Meloni ha avuto modo di ribadire alle organizzazioni agricole l’importanza di un dialogo continuo sulle politiche nazionali ed europee relative all’agricoltura e all’agroalimentare, una componente fondamentale della nostra economia che il governo ha deciso di porre al centro della sua agenda.
Riguardo alla questione dell’Irpef agricola, la Presidente del Consiglio ha osservato: “L’esenzione Irpef negli anni passati è stata una misura iniqua e ha favorito soprattutto i grandi imprenditori e le imprese con volumi di affari elevati. La proposta del governo è quella di aiutare gli agricoltori che ne hanno bisogno limitando l’esenzione Irpef ai redditi agrari e domenicali che non eccedono l’importo di diecimila euro. In altre parole, l’esenzione
dell’Irpef deve essere un intervento per i più deboli che risulti un sostegno concreto a chi produce e non un privilegio”.
Meloni ha poi discusso la resistenza del governo agli interventi unilaterali sulla transizione verde, imposta dall’Europa. “In Europa il governo ha difeso gli agricoltori e contestato fin dall’inizio le scelte sbagliate imposte dalla Commissione europea. Noi siamo sempre stati favorevoli alla difesa dell’ambiente e alla transizione ecologica, ma sempre nettamente e fermamente contrari a quella che è diventata una transizione ideologica fatta da diktat e da regole frutto di posizioni ideologiche e per le quali si sacrifica la produzione, mettendo a rischio quel concetto di sovranità alimentare che resta un nostro indirizzo irrinunciabile. Il nostro governo ha cambiato passo in Europa. E il nostro peso si è fatto sentire su tanti dossier sui quali l’orientamento è progressivamente cambiato e sui quali sta progressivamente prevalendo il buon senso”, ha aggiunto Meloni.
La Premier ha poi citato situazioni specifiche, come le norme sulle emissioni, il packaging, i fitofarmaci e altri argomenti agricoli significativi: “Non tutte le questioni sono risolte, la nostra attenzione rimarrà alta, ma io credo che il cambio di marcia sia evidente”.
“Ultimo punto è il nuovo tavolo di coordinamento per il lavoro in agricoltura. Il Governo ha deciso di istituirlo – ne faranno parte oltre i Ministeri competenti anche i rappresentanti delle organizzazioni agricole e i sindacati dei lavoratori agricoli – per affrontare insieme alcuni problemi: costi del lavoro, reperimento della manodopera, gestione dei flussi, formazione e semplificazione. Questioni cruciali per il settore agricolo e sulle quali noi non intendiamo sottrarci”, ha concluso la presidente del Consiglio.
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