di Mario Tosetti
Nel cuore dell’Adriatico, nelle acque antistanti Ravenna, Saipem, il campione italiano leader globale nella progettazione e realizzazione di infrastrutture complesse, marcia spedito nello sviluppo di “AGNES” (the Adriatic Green Network of Energy Sources), il primo impianto al mondo dove idrogeno, eolico e fotovoltaico sono combinati insieme. Si tratta di progetto altamente innovativo e, come parco eolico, uno dei più grandi del Mediterraneo con l’obiettivo di creare il primo distretto energetico integrato “green” tutto concepito con logiche di sostenibilità ambientale.
AGNES, una società nata dalla ventennale esperienza di Qint’x nelle energie rinnovabili, si avvarrà di Saipem come partner tecnologico e operativo per la realizzazione di questo hub innovativo. Il progetto prevede la costruzione di due parchi eolici offshore, con 65 turbine su fondazioni fisse sul fondo del mare in due siti differenti per un totale di 520 Mw, e un parco solare galleggiante di 100 MW. Nel primo sito eolico, Romagna 1, la disposizione delle turbine eoliche sarà ad arco, con la prima posizionata a circa 10 miglia nautiche dalla costa vicino all’impianto solare galleggiante; nel secondo sito, Romagna 2, la configurazione sarà a cluster, e sarà ubicato a circa 13 miglia nautiche dalla costa. Il parco solare fotovoltaico galleggiante sarà realizzato con la tecnologia modulare concepita dalla Moss Maritime, azienda norvegese controllata da Saipem e parte della divisione XSIGHT di Saipem, specializzata nella progettazione di infrastrutture galleggianti ed attualmente impegnata, tra l’altro, nello sviluppo di navi per il trasposto del GNL.
La potenza totale installata (eolico offshore e solare galleggiante) sarà pari a circa 620Mw che produrranno 1,5 TWH di energia sufficienti per il fabbisogno di più di 500mila famiglie. Parte dell’energia servirà per la generazione di “Idrogeno Verde” producibile sia onshore sia in mare integrando degli elettrolizzatori a bordo delle esistenti piattaforme O&G presenti nell’area e una parte dell’energia prodotta verrà immessa in rete e utilizzata per decarbonizzare il distretto industriale di Ravenna. Dall’energia rinnovabile prodotta, si potrà produrre almeno 4mila tonnellate di idrogeno verde che potrebbe soddisfare, per dare un ordine di grandezza, il fabbisogno di 2mila veicoli pesanti (bus, camion) o imbarcazioni.
La produzione dell’idrogeno verde, avverrebbe, infatti, mediante l’elettrolisi dell’acqua di mare utilizzando esclusivamente l’energia rinnovabile prodotta e una capacità di accumulo di 50Mw grazie a un impianto di celle al litio. L’iter del progetto ad oggi risulta avviato, in quanto è stato accettato il preventivo di Terna per la connessione, ed è stata depositata l’istanza di concessione demaniale delle aree marittime.
Francesco Balestrino, Renewable and Green Technologies Product Manager, e Matteo Anzalone, Renewable Engineer, entrambi della Divisione XSIGHT di Saipem, hanno commentato così la nascita di Agnes: “Il progetto nell’offshore di Ravenna è il primo hub energetico al mondo in cui idrogeno, fotovoltaico su fondazioni galleggianti ed eolico sono in modo integrato e su scala commerciale.”.
Una caratteristica fondamentale del progetto è il suo scarso, o quasi nullo impatto visivo dal momento che le pale eoliche saranno installate oltre le 10 miglia nautiche. Motivo per cui il progetto ha ricevuto il sostegno non solo delle istituzioni ma anche l’approvazione da parte delle associazioni ambientaliste. “Ci sono tutte le condizioni perché l’hub di Ravenna diventi un’operazione strategica per l’Emilia-Romagna e per il Paese intero. Saipem è senz’altro una partecipata pubblica di grande esperienza e che dà garanzia per l’ingegnerizzazione dell’investimento e per capacità di capitalizzazione, ma anche per la gestione successiva degli impianti”, ha affermato Vincenzo Colla, assessore allo Sviluppo economico e alla Green economy dell’Emilia-Romagna in una intervista. Mentre Andrea Corsini, Assessore al Turismo e alle Infrastrutture della Regione Emilia Romagna, ha parlato di un “impatto visivo meno impattante” rispetto a progetti simili proposti al largo delle coste romagnole. Per Legambiente il progetto è “un segnale importante, in linea con gli obiettivi europei, nazionali e regionali di decarbonizzazione”.
Strategica è stata la scelta di Ravenna, una scelta legata sia al background industriale dell’area nel settore navale e petrolifero, che negli ultimi anni ha subito una forte crisi, ma anche alla disponibilità di fondali con profondità compatibili con installazioni fisse, ed alla possibilità di ripristinare infrastrutture offshore dismesse o in dismissione.
L’obiettivo delle due società, attraverso il progetto Agnes, è quello di definire un modello replicabile in altri siti italiani ma anche all’estero, integrando anche le tecnologie innovative che Saipem sta sviluppando nel campo del nuovo e interessante mercato dell’eolico flottante. La società è infatti attualmente impegnata nello sviluppo di Hexafloat, la soluzione di strutture galleggianti a pendolo su cui ospitare le turbine eoliche assicurando in tal modo l’accesso a siti marini a maggiore profondità e più distanti dalle coste. Ciò evidentemente con l’obiettivo di minimizzare l’impatto ambientale si in termini di visibilità dalla costa e sia in termini di minore occupazione di suolo onshore.
“Attraverso la nostra divisione XSIGHT – aggiunge Francesco Balestrino – stiamo studiando analoghi progetti anche in Sicilia e in Sardegna che prevedono l’utilizzo della nostra tecnologia basata su fondazioni galleggianti per le turbine eoliche, oggetto anche di un recente accordo di collaborazione tra Saipem e il CNR. Saipem ha da tempo avviato un percorso per consolidare il proprio ruolo sempre più protagonista nel settore delle energie rinnovabili, attraverso un modello di business orientato al processo di evoluzione energetica globale. La partnership con Qint’x per la realizzazione del progetto AGNES costituisce un ulteriore importante passo in questa direzione, con cui l’azienda vuole offrire il proprio contributo al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione nazionali ed europei, mettendo a sistema anche le valide competenze della filiera italiana
In occasione della presentazione del progetto Agnes a Ravenna, lo scorso 18 febbraio, il sindaco Michele de Pascale ha commentato: “Come Amministrazione comunale di Ravenna ci siamo immediatamente schierati a favore del progetto Agnes. Mi verrebbe da dire, senza se e senza ma.
Ravenna è un punto di riferimento internazionale nell’ambito delle energie sostenibili, per tecnologie e know-how. Siamo “la città dell’energia”, grazie agli oltre 60 anni d’esperienza abbiamo saputo far convivere cultura, ambiente, industria e turismo. È evidente come la green economy passi attraverso le aziende strutturate che con competenze, risorse ed eccellenze tecnologiche e ingegneristiche intervengono fattivamente nel processo di decarbonizzazione. Qui trovano concretezza progetti di innovazione come quelli presentati oggi, frutto delle esperienze e delle eccellenze di Qint’x e Saipem interlocutori affidabili”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Alberto Bernabini (CEO & Founder di Qint’x e Agnes) e Gian Luca Vaglio (Head of Commercial, Strategic and Legal Development di Agnes), i quali nell’occasione hanno spiegato che “questa è una tappa fondamentale di un percorso iniziato circa 3 anni fa con lo studio di fattibilità di un progetto molto complesso, ma anche molto importante per il rilancio di Ravenna come capitale italiana dell’energia. Negli ultimi 60 anni infatti Ravenna è stata leader per l’energia da fonti fossili e oggi ha la possibilità di avviare un nuovo periodo di leadership nel settore delle energie rinnovabili, sfruttando sempre le risorse presenti nel mare davanti alle sue coste ma ora anche per combattere il cambiamento climatico. L’importante partnership con Saipem rafforza notevolmente le nostre capacità di analisi e progettazione per le prossime fasi di permitting e di sviluppo, con la missione di creare un nuovo hub sostenibile in cui eolico, solare ed idrogeno saranno integrati su scala commerciale”.
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