La ricetta del giovane imprenditore è semplice: hotel e treni di lusso. A Roma parte con Soho House e Minerva, poi arriverà il treno dei sogni, le crociere ferroviarie tipo “grand tour” con il marchio “Orient Express – La dolce vita”
di Carlo Longo
Chi è l’imprenditore italiano che può rilanciare il nostro turismo? Les Echos, il principale giornale economico finanziario francese, non ha dubbi: della nuova generazione di imprenditori impegnati in questo settore il più titolato, il più promettente, l’uomo su cui scommettere in Italia è Paolo Barletta. Erede di una delle più grandi aziende immobiliari italiane fondata dal padre nel 1953, in circa 70 anni di storia il Gruppo Barletta ha realizzato oltre 15.000 opere immobiliari, costruendo un milione di metri quadrati destinati a abitazioni, hotel e centri commerciali, principalmente a Roma e dintorni.
Dopo i due anni di Pandemia da Covid, questo trentenne che si è già distinto per importanti operazioni nel settore digitale, segno di grande attenzione ai settori più innovativi del mercato, ora punta a diventare il leader della rinascita del turismo nazionale.
Nell’intervista concessa a Les Echos, Barletta comincia con una nota critica riferita alle difficoltà di operare in un paese come il nostro: “l’Italia – dice – non è un paese per giovani. Per emergere e ottenere i risultati a cui si ambisce, devi produrre il doppio degli sforzi. In pochi ti considerano o ti prendono sul serio”.
Eppure lui è uno che ce l’ha fatta e che anche sul turismo sembra avere le idee molto chiare. La sua ricetta è semplice: hotel e treni di lusso. Uno dei suoi ultimi progetti immobiliari è la sede italiana di Soho House, il celebre club internazionale dedicato alla comunità artistica e culturale, per la quale ha scelto Roma, anziché Milano e che ha inaugurato lo scorso novembre, recuperando un vecchio edificio a San Lorenzo, quartiere bohemien della capitale.
Ma, turismo a parte, il futuro a cui punta Paolo Barletta da quando ha preso le redini del Gruppo nel 2013, a soli 27 anni, in seguito alla morte del padre, risiede nella diversificazione delle attività. Vediamo come e partendo da dove.
Tornato in Italia dopo gli studi negli Stati Uniti e un’esperienza a Dubai, Barletta nel 2010 decide di investire nell’azienda di una (allora) sconosciuta coetanea: Chiara Ferragni, divenuta poi in pochi anni l’icona dei millennial e che oggi è a capo di due società oltre ad essere testimonial di marchi iconici come Bulgari.
“Sono orgoglioso – dice Barletta – di aver intercettato e compreso un nuovo trend epocale che stava nascendo nella società e di aver investito su una donna che è alla base di una vera e propria rivoluzione della comunicazione nel settore della moda. Questa esperienza mi ha fatto aprire gli occhi verso l’innovazione”.
All’innovazione del resto Barletta ha sempre creduto ed è a questo settore che ha dedicato la maggior parte dei suoi investimenti. Nel 2018 con Nicola Bulgari fonda Alchimia, società che oggi vale 100 milioni di euro. Alchimia, con il suo team di circa 30 persone, finanzia a livello internazionale startup e progetti nel campo delle nuove tecnologie, dell’aerospazio, della moda e della biomedicina.
Ed è proprio grazie Alchimia che è nata l’App “Ufirst”, l’applicazione che facilita la gestione di prenotazioni, file e liste d’attesa presso strutture ed uffici pubblici o privati e che ha avuto il suo picco di utilizzo, diventando una delle App più scaricate, durante la pandemia del Covid-19.
Sempre alla ricerca di innovazioni che facciano, se non la storia, almeno tendenza nel mondo, Barletta ha investito anche nel progetto “Hyperloop One”, la startup californiana lanciata da Elon Musk nel 2013 con l’obiettivo di realizzare un treno futurista ad altissima velocità in grado – secondo le intenzioni degli ingegneri assoldati dal miliardario americano – di collegare in trenta minuti i 600 Km che separano Los Angeles da San Francisco.
Un’iniziativa nel segmento “turismo di lusso” che Barletta vuole lanciare anche in Italia come “Crociere Ferroviarie”. Questa in particolare è una delle missioni che il giovane imprenditore ha assegnato alla società “Arsenale”, fondata nel 2020, proprio per cogliere le opportunità offerte dal turismo di fascia alta.
Per questo l’anno prossimo verrà creata una nuova compagnia di treni turistici di lusso, “Orient Express – La Dolce Vita” che coprirà 15 itinerari tra Italia ed Europa. Attraverso 12 percorsi panoramici, i treni copriranno 14 regioni italiane con fermate in 131 tra città e comuni caratteristici, con tappe emblematiche nelle Alpi, in Val d’Orcia (Toscana) o lungo la costa della Basilicata.
Con questo progetto Barletta punta ad abbinare l’esperienza del treno a quella degli alberghi di lusso, un po’ come a far rivivere quella magica atmosfera dei “Grand tour”. Per avviare questo progetto Barletta punta a partnership con il gruppo francese Accor. Proprio per coprire questo segmento Barletta conta, ad inizio 2024, di inaugurare a Roma, in un palazzo del XVII secolo a due passi dal Pantheon, l’hotel Minerva, un 5 stelle superiore che verrà appunto legato al progetto “Orient Express – La dolce vita”.
“Siamo alla vigilia – afferma Barletta – di un nuovo Rinascimento per Roma che diventerà un punto nevralgico del turismo post-pandemico”. Barletta, attraverso la sua “Arsenale”, intende così colmare la lacuna caratterizzata dalla scarsa presenza in Italia, rispetto ad altri Paesi, di hotel di lusso e di grandi gruppi alberghieri internazionali (7% Italia contro oltre 30% all’estero). “E’ un’eresia – afferma Barletta – considerato il potenziale turistico del nostro paese, che è uno dei più belli al mondo”.
Parlando di numeri, emerge che Arsenale stima di investire 800 milioni nell’arco di dieci anni in oltre 10 progetti turistici di fascia alta. Oltre alla Soho House e all’hotel Minerva entrambi a Roma, sono infatti previsti interventi a Venezia (Hotel Rosewood) e altre operazioni, sempre nel segmento “turismo di qualità”, in Toscana, nel sud Italia e a Cortina, meta di storico prestigio turistico, ma anche di grande attualità visto che ospiterà i prossimi Giochi Olimpici invernali del 2026.
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