di Mario Tosetti
“Riconosco, data la situazione, di non poter tenere fede al mandato in base al quale sono stata eletta dal partito conservatore. Ho parlato con sua maestà il Re per informarlo che mi dimetto da leader del partito conservatore”, con queste parole la premier britannica Liz Truss, dopo soli 44 giorni, ha annunciato al Regno Unito e al mondo intero le sue dimissioni. Si tratta di un record, essendo stato il mandato più breve della storia britannica.
“Sono entrata in carica in un momento di grande instabilità economica e internazionale. Le famiglie e le imprese erano preoccupate su come pagare le bollette. La guerra di Putin in Ucraina minaccia la sicurezza del nostro intero continente”, ha detto Liz Truss spiegando di essere stata eletta con il mandato di creare una maggiore crescita economica, ma di non essere stata in grado di realizzarla.
Nel suo statement, Truss ha fatto sapere di aver concordato con Graham Brady, presidente del comitato dei parlamentari del comitato 1922, un calendario in base a cui sarà sostituita entro il 28 ottobre, tre giorni prima del dibattito sulla legge di bilancio.
Per quanto riguarda i successori di Truss a leader del partito Conservatore di maggioranza e dunque Premier, il comitato 1922 -organo interno dei Tory- ha stabilito che per candidarsi sarà necessaria una forte maggioranza, con il sostegno di almeno 100 deputati su 350, riducendo quindi a tre il numero degli aspiranti Primo Ministro.
Dopo le dimissioni di Truss in Gran Bretagna sono cominciati a circolare con insistenza i nomi di chi potrebbe succederle.Secondo Betfair, agenzia di scommese, il favorito (dato 11/10) è l’ex cancelliere Rishi Sunak, che era stato il rivale di Truss. Dietro di lui, Penny Mordaunt data 7/2 e Ben Wallace, l’attuale ministro della Difesa, a 8/1. Le probabilità del cancelliere dello Scacchiere, Jeremy Hunt, sono 9/1, anche se uomini del suo entourage hanno già fatto sapere che non si candiderà per il dopo-Truss lasciando presupporre che l’uomo che è chiamato il ‘Draghi britannico’ vuole evidentemente rimanere alla guida dell’economia. Gli ex primi ministri Boris Johnson e Theresa May vengono dati rispettivamente 13/1 e 16/1.
I partiti dell’ opposizione, però, dopo le dimissioni di Truss chiedono a gran voce nuove elezioni. “Servono subito elezioni generali”, ha affermato il leader del Laburisti, Keir Starmer. Allo stesso modo, il leader dei liberaldemocratici Ed Davey ha scritto in un Tweet: “Non abbiamo bisogno di un altro primo ministro conservatore che barcolli da una crisi all’altra. Abbiamo bisogno di elezioni generali e che i conservatori siano fuori dal potere”.
Per quanto riguarda le reazioni della comunità internazionale se da un lato il presidente Usa ha “ringraziato Liz Truss per la sua collaborazione su una serie di questioni, tra cui la responsabilità della Russia per la sua guerra contro l’Ucraina” e il presidente francese si è augurato “che la Gran Bretagna ritrovi la stabilità il prima possibile”, dalla Russia pervengono dichiarazioni di tenore diametralmente opposto. “Della premiership di Liz Truss verranno ricordati la sua posa con l’elmetto sul carro armato, il suo catastrofico analfabetismo e i funerali della regina subito dopo l’udienza” avuta con lei. “La Gran Bretagna non ha mai conosciuto una tale vergogna come primo ministro”, ha detto la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova.
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