Il Parlamento europeo ha adottato una serie di misure contro il Qatar, a seguito del procedimento per presunta corruzione istruito dalla magistratura Belga. Tra le misure vi è il divieto per il Paese arabo di accedere all’assemblea. La reazione del Paese arabo non è morbida, annuncia ripercussioni negative dicendosi estraneo ai fatti contestati
di Mario Tosetti
Dopo lo scandalo che ha visto coinvolti alcuni esponenti del Parlamento europeo per un presunto caso di corruzione ad opera del Qatar, l’organo Ue ha adottato lo scorso 15 dicembre una risoluzione con cui sono stati sospesi i lavori legislativi sui provvedimenti che riguardano il Paese e con cui si è istituita una commissione di inchiesta sui fatti ad oggetto del procedimento intrapreso dalla magistratura belga. Gli eurodeputati hanno inoltre chiesto “di sospendere l’accesso” all’Eurocamera “dei rappresentanti d’interessi del Qatar fino a quando le indagini giudiziarie non faranno chiarezza”.
Immediata la reazione del Qatar. La scelta avrà “un impatto negativo” sui rapporti diplomatici, fanno sapere fonti diplomatiche di Doha.
“La decisione di imporre una tale restrizione discriminatoria al Qatar, limitando il dialogo e la cooperazione prima della fine del procedimento giudiziario, avrà un effetto negativo sulla cooperazione in materia di sicurezza regionale e globale, nonché sulle discussioni in corso sulla crisi energetica globale e sulla sicurezza”, si legge in una nota divulgata dall’ambasciata del Paese arabo.
Doha nella nota si dice completamente estranea ai fatti contestati.”Respingiamo fermamente le accuse che associano il nostro governo a cattiva condotta. Il Qatar non è stata l’unica parte nominata nelle indagini, eppure esclusivamente il nostro Paese è stato criticato e attaccato”, prosegue il comunicato che arriva a definire la decisione del Parlamento europeo una “condanna selettiva”.
Il tutto, secondo il Qatar, sarebbe aggravato dal fatto che in passato vi era stata una stretta collaborazione tra il Paese e il Belgio. “Le nostre nazioni hanno collaborato durante la pandemia di Covid-19 e il Qatar è un importante fornitore di GNL per il Belgio”, ha ricordato Doha. Pertanto “è profondamente deludente che il governo belga non abbia fatto alcuno sforzo per impegnarsi con il nostro governo per stabilire i fatti una volta venuti a conoscenza delle accuse”, conclude la nota.
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