Il presidente della Repubblica si è recato in visita in Emilia-Romagna dalle popolazioni colpite dall’alluvione. Ha effettuato diverse tappe: Forlì, Cesena, Ravenna. In occasione del suo discorso a margine della visita Mattarella ha promesso che si assicurerà in prima persona affinchè resti alta l’attenzione sull’emergenza
di Corinna Pindaro
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è recato in visita nelle zone dell’Emilia- Romagna devastate dall’eccezionale ondata di maltempo. “Questo è un momento impegnativo, difficile. Ho visto tante ferite del territorio. So bene quanto, per quanto riguarda molte abitazioni, molte aziende, le strade, sia da riprendere con coraggio e decisione per rilanciare la vita comune”, ha commentato il Capo dello Stato.
La prima tappa è stata Modigliana, il borgo sulle colline forlivesi. Il presidente della Repubblica è atterrato a Forlì e ha raggiunto il paese dove ad accoglierlo c’era il presidente della regione Stefano Bonaccini e il sindaco Jader Dardi. Qui Mattarella ha incontrato i volontari, e la popolazione. Al presidente della Repubblica è stato fatto dono dei prodotti dell’agricoltura romagnola salvati dall’alluvione da parte della Coldiretti a Forlì. Il gesto si carica di un significato ulteriore essendo il chiaro simbolo della voglia delle imprese di ripartire. A tal proposito la Coldiretti ha sottolineato che comprare i prodotti agricoli provenienti dalle regioni alluvionate è il miglior modo per consentire alle imprese agricole di ripartire.
Dopo di che Mattarella ha proseguito per Cesena. Qui Mattarella in dono dai volontari ha ricevuto un gilet giallo con la scritta d’incoraggiamento in dialetto “tin bota” che hanno sottolineato quanto la presenza del Capo dello Stato li incoraggi.
Il presidente della Repubblica in occasione della sua visita ha fatto sapere che devolverà la somma legata al premio Paolo VI alla comunità Giovanni XXIII nel Riminese e alle sue declinazioni nelle case di accoglienza per le persone colpite dalle alluvioni.
“Tutti voi avete dovuto affrontare un fenomeno imprevedibile e di dimensioni inimmaginabili, con numeri impressionanti ed invece, al contrario, il tempo delle decisioni e degli interventi era estremamente breve. Avete dovuto definire e progettare interventi risolutivi anche con molto coraggio per contenere un fenomeno così imprevedibile. È stato fatto tutto con grande maestria ma soprattutto con grande generosità e di questo intendo ringraziarvi” ha detto il presidente Sergio Mattarella nel municipio di Ravenna, dove ha fatto un’ulteriore tappa.
“Questo è un territorio di grande importanza per l’Italia, non solo per le sue dimensioni, per la storia per la vivacità del tessuto urbano e delle contrade agricole. Tutto questo richiede una ripartenza veloce, immediata, senza pause. Naturalmente con l’aiuto di tutte le istituzioni a partire da quella centrale, con l’aiuto già programmato dal governo che è impegnativo ed importante. Bisogna fare in modo che non vi siano sentimenti di resa, di abbandono”, ha aggiunto Mattarella.
Da ultimo il Capo dello Stato ha rivolto una promessa alla popolazione emiliana. “Vi sarà una costante e non momentanea attenzione da parte delle pubbliche istituzioni nazionali. E anche io parteciperò a questa attenzione piena e costante affinchè, a fari spenti, a riflettori appannati dopo l’emergenza, si continui con la medesima attenzione. Io sarò accanto al governo per sostenere senza pause e senza incertezze il sostegno per una ripresa piena. Le istituzioni nazionali hanno questo obiettivo. Dovete avere la certezza che ciò proseguirà anche a riflettori spenti. Non vi saranno pause nell’attenzione”, ha garantito Mattarella.
“Il fatto che abbia deciso di stare un’intera giornata è un segno di vicinanza del capo dello Stato, il segno più importante per noi, vedete quanto è ben voluto dalle persone», ha affermato Bonaccini in merito alla visita del presidente della Repubblica.
Il governatore dell’Emilia- Romagna ha poi aggiunto: “Noi vogliamo rialzare questa terra il prima possibile come abbiamo fatto col terremoto. Questa presenza di gente, di bambini, anziani, istituzioni, di sindaci indipendentemente dalla appartenenza politica, il sistema del volontariato è la forza di questa terra e il segno da mandare al Paese”.
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