Dopo lo stupro di due cuginette nel parco verde di Caivano la presidente del Consiglio ha deciso di accogliere l’invito del parroco. In questa occasione ha fatto sapere di avere intenzione di intraprendere azioni concrete su un territorio finora dimenticato e renderlo “da problema ad esempio”
di Carlo Longo
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è andata in visita alla chiesa di San Paolo Apostolo, nel parco verde di Caivano. Qui ha incontrato il parroco don Maurizio Patricello, il prete anti camorra da cui aveva ricevuto l’invito a visitare il luogo “abbandonato dallo Stato” dove sono state stuprate due cuginette di 11 e 12 anni. Insieme al parroco erano presenti vescovo di Aversa, monsignor Angelo Spinillo oltre al prefetto di Napoli, Claudio Palomba. L’incontro è durato una quarantina di minuti. Successivamente la premier accompagnata dai ministri Piantedosi, Abodi e Valditara e dal sottosegretario Mantovano, l’istituto scolastico Francesco Morano per presiedere una riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica.
“Siamo qui per manifestare la solidarietà a vittime innocenti ma anche per manifestare la presenza seria, autorevole, costante dello Stato che in territori come questo non sono stati sufficientemente percepiti e forse non sufficientemente presenti”, ha affermato Meloni nel corso della conferenza stampa organizzata al termine della riunione con il Comitato.
La presidente del Consiglio ha annunciato che “questo territorio, che è una zona franca, sarà radicalmente bonificato. Presto vedrete i frutti di questa azione”. L’obiettivo appare ambizioso: “Partendo da questo territorio che oggi è conosciuto per le sue problematiche l’obiettivo è che domani sia un modello: da problema a esempio. E questo è l’obiettivo del governo con la collaborazione di tutte le istituzioni. Le direttrici della nostra azione si basano sulla fermezza dello Stato contro la criminalità, la droga”, ha aggiunto.
In concreto nei piani della premier vi è poi riportare il centro sportivo di Caivano, luogo dove si è consumato lo stupro sulle cuginette ad essere un luogo di coesione sociale e sport. “Il centro Delphinia è un grande centro sportivo, 25mila metri quadri di struttura, una struttura da anni abbandonata e che oggi è una discarica a cielo aperto ed è uno dei luoghi in cui il degrado favorisce la criminalità. Il nostro obiettivo è riaprire il centro entro la prossima primavera”, ha affermato Meloni.
“Mancano pochi mesi alla primavera del 2024, ma credo che manterrà la sua parola. Meglio di così non poteva andare. Noi abbiamo un desiderio grande di applaudire ma se le promesse, come accaduto altre volte, non verranno mantenute sapremo anche fischiare”, ha commentato con entusiasmo don Maurizio Patricello.
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